Bonus Bollette, l’aumento atteso da tutti: Isee fondamentale, italiani felici, come chiederlo

Nel decreto aiuti quater entra il quoziente familiare, in cosa consiste e in che modo questo potrà aiutare gli italiani con le bollette. In base a questo nuovo paramentro la platea di beneficiari del bonus si dovrebbe allargare ulteriormente.

Una delle prime esigenze a cui l’attuale governo deve far fronte è quella relativa alla crisi economica globale che si è abbattuta sulle famiglie italiane già a partire dall’inizio del 2022. La carenza di materie prime ed il successivo aumento delle stesse a causa della pandemia, nei primi mesi di quest’anno si è sommato alla crisi carburanti e a quella del gas che sono strettamente legate all’andamento della guerra in Ucraina.

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Il braccio di ferro tra Unione Europea e Russia sul conflitto in est Europa ha portato come conseguenza diretta l’aumento del costo d’acquisto del gas in altri settori del mondo, ma anche la minaccia della Russia della chiusura dei  gasdotti e la rivisitazione degli accordi commerciali precedentemente sanciti. In Italia un terzo del gas è di provenienza russa e l’eventuale interruzione dell’accordo causerebbe una scarsità di combustibile difficile da gestire.

La situazione è più complessa di così, visto che l’aumento del costo in realtà non è previsto dagli accordi sanciti, firmati anni prima e dunque non suscettibili di variazioni nel costo d’acquisto. Tuttavia l’attuale situazione ha portato il principale mercato europeo, Amsterdam, a far lievitare il costo di vendita del gas e dell’elettricità in generale.

Bonus Bollette, quoziente familiare, zona climatica e tetto Isee: cosa cambia per le famiglie

Sin dal giorno in cui ha preso in mano il governo, Giorgia Meloni ha dichiarato che il suo primo obbiettivo è quello di aiutare le famiglie italiane in questo momento di forte difficoltà economica. Nel decreto aiuti quater, prima azione politica del nuovo governo, che verrà inserito nella Legge di Bilancio per il prossimo anno, l’esecutivo ha intenzione di inserire delle modifiche per permettere a più famiglie di ricevere gli aiuti economici.

Le idee per farlo sono sostanzialmente tre. La prima è un aumento del tetto massimo dell’Isee che devono avere i beneficiari: portare la soglia da 12mila a 15mila euro amplierebbe la platea dei beneficiari di molto. C’è poi la possibilità di applicare il quoziente familiare invece che la soglia Isee, o in combinazione con essa. Il quoziente familiare permetterebbe di ampliare ulteriormente la platea di beneficiari: se ad esempio una famiglia è composta da due persone, i 15mila euro di soglia diventerebbero 30mila (quoziente 2), se questi hanno un figlio a carico 37.500euro (quoziente 2,5) e così via.

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L’appliazione del quoziente potrebbe essere difficile da coprire con i fondi a disposizione, motivo per cui la nuova versione del decreto aiuti potrebbe comprendere anche il fattore zona climatica. In base al freddo e dunque alla necessità di utilizzo dei riscaldamenti, cambierebbe l’importo concesso alle famiglie. Chi fa parte della zona A e B, quelle considerate più miti, potrebbe risparmiare 276 euro al mese, chi invece fa parte delle zone considerate con il clima più rigido (zona F, ad esempio) potrebbe risparmiare sino a 1.436 euro.

L’unico dubbio, in tal senso, è legato ai cambiamenti climatici e alla possibilità che nelle zone solitamente più miti, possa fare più freddo che in quelle solitamente più rigide, come verrebbe calcolato in quel caso il bonus? Verrà valutato l’andamento delle temperature e quello metereologico durante il mese o queste zone verranno scelte a tavolino senza considerare il reale comportamento climatico del periodo?

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