I genitori hanno cominciato un nuovo anno scolastico consapevoli del fatto che febbre e malanni di stagione non daranno loro pace, ma nessuna preoccupazione… lo dice pure l’esperto.
La pandemia del Covid ha messo in discussione ogni cosa per tutte le persone del mondo, una paura che nel caso di molti genitori si è amplificata ulteriormente, costretti a fare i conti con i vari malanni di stagione, sempre nell’ansia che il contagio fosse dietro l’angolo. Non a caso, durante i mesi della pandemia sono state numerose le classi che sono state isolate e tenute sotto controllo a segui di contagi registrati tra i bambini e ragazzi.
Il primo anno di scuola libero dalla pandemia, per certi versi, però lascia lo stesso spazio a problematiche varie come appunto i tanto attesi malanni di stagione. Non a caso, puntuale come un orologio svizzero ecco che tra i genitori scatta l’allarme in relazione a malanni stagionali e un nuovo virus virale che non guarda in faccia nessuno.
Febbre alta e malanni: quando dobbiamo preoccuparci?
Ogni forma di febbre, quindi virus e quant’altro, è sempre a sé il corpo del bambino reagisce anche a seconda delle difese immunitarie delle quali gode in quel momento. Però, nel corso delle ultime settimane sono stati davvero numerosi i genitori che hanno denunciato la presenza di febbre alta, la quale permane per qualche giorno senza abbassarsi così tanto facilmente, per poi decidere in via preventiva di ricorrere ai medici al la pronto soccorso in casi ritenuti più gravi.
A fornire la sua opinione anche attraverso i social è stata la dottoressa Valentina Paolucci, nota al popolo del web come LaDottoressadeiBambini: “Febbre alta, altissima e muco… è la forma virale che sta girando in queste settimane, la metà dei miei pazienti l’hanno contratta e l’altra metà la prenderanno. Quindi state calmi prima di tutto, febbre alta non significa infezione, quasi sempre si tratta in questo caso di un’infezione virale, quindi, non giova dell’antibiotico- spiega la dottoressa Paolucci al popolo del web-. Valutate sempre il vostro bambino nel momento in cui fa effetto l’antipiretico, quindi paracetamolo o ibuprofene, vi consiglio quest’ultimo perché in questa occasione sembra più efficace“.
Il parere dell’esperto
I sintomi da tenere sotto controllo, dunque, sono i seguenti: febbre e muco. Il consiglio è sempre quello di contattare il medico di riferimento prima di avviare una cura e allo stesso tempo tenere sotto controllo il bambino, nel caso in cui i sintomi dovessero peggiorare.
La dottoressa Paolucci, infatti, nell’intervento fatto sui social conclude così spigando come gestire in un certo qual modo l’urgenza: “Se il vostro bimbo nonostante abbia un febbrone da cavallo quando prende l’ibuprofene il paracetamolo scende la temperatura anche se non raggiunge 36 °, ma scende la temperatura e torna che grosso modo il bambino sempre… mantenete la calma durerà pieni tre giorni alle volte anche quattro. Nella quarta giornata osserverete perlomeno che fra un piccolo e l’altro di febbre si allunga un pochino la pausa, quindi, si è così state calmi e non correte il pronto soccorso né tantomeno dal vostro pediatra, trattate il muco con lavaggi nasali o docce nasali se è un muco denso, eventualmente, contattate telefonicamente il pediatra per avviare un aerosol ma mantenete la canna che si tratta della forma virale che sta circolando”.
